
Negli ultimi anni il fenomeno della partecipazione al femminile al mercato del lavoro è stato analizzato da diversi punti di vista. In Italia le politiche per l'occupazione femminile devono far fronte ad un tasso di attività tra i più bassi d'Europa, che solo negli ultimi anni è iniziato a crescere con un incremento dell'occupazione dovuta al miglioramento del livello scolastico, ai mutamenti societari e allo sfruttamento delle maggiori opportunità del processo di flessibilizzazione del mercato del lavoro. Quest'ultimo aspetto, in particolare, ha consentito la valorizzazione di alcune caratteristiche tipiche della natura femminile come la capacità di relazionarsi con l'esterno, la creatività, la messa al lavoro di componenti immateriali che hanno reso il lavoro più "femminile" Il fenomeno emergente è che molto spesso le donne scelgono l'imprenditorialità come forma di self employment al fine di risolvere un loro problema occupazionale. Tale approccio, se non seguito ed assistito , conferisce un'impronta di approssimazione e di intrinseca debolezza ai loro progetti in primo luogo nella definizione della business idea e, in secondo luogo , nel bagaglio di conoscenze e competenze necessarie per ricoprire con successo il ruolo imprenditoriale. Diventare imprenditrici è una possibile alternativa al lavoro dipendente e alla disoccupazione, tuttavia quello dell'imprenditrice è un mestiere che non si improvvisa, infatti alla continua crescita di impresa cresce anche il tasso di mortalità delle iniziative imprenditoriali.
Il "progetto Mise" si inserisce quindi in questo contesto con l'obiettivo di creare un percorso di orientamento all'autoimprenditorialità che indichi, attraverso momenti di formazione e di consulenza personalizzata, il percorso più idoneo per diventare imprenditrici.
:: Progetto MISE in sintesi
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